ELEZIONI PRESIDENZIALI USA: LA CERTIFICAZIONE UFFICIALE DI CHI HA VINTO AVVERRA’ ENTRO L’8 DICEMBRE MA A GENNAIO SI CONCRETIZZERA’ L’ELEZIONE DI BIDEN, SALVO SORPRESE


— Fonte: Open. –

 

La certificazione ufficiale dovrà avvenire entro l’8 dicembre, data in cui il Congresso non potrà più contestarne il risultato (salvo sorprese legali). Quella dei media è un annuncio del vincitore, ma l’elezione effettiva si concretizzerà a gennaio quando il Congresso eleggerà il Presidente, un po’ come il voto di fiducia di Governo che diamo in Italia attraverso le due camere. Il 20 gennaio, sempre se tutto procederà senza intoppi, Joe Biden giurerà in Campidoglio.

Così come avviene dalle nostre parti, risulta difficile che i neo eletti votino contro la propria coalizione, ed è raro e controproducente che negli Stati Uniti un grande elettore voti contro il candidato Presidente eletto che ha appoggiato durante le elezioni. Chi non rispetta questa prassi viene etichettato come «infedele», come è successo nelle precedenti elezioni a due elettori repubblicani texani che dovevano votare per Trump.

Vittoria all’ultimo voto?

Si pensava a una corsa all’ultima scheda, in un certo senso lo è stato. Rispetto alle elezioni passate ci son volute diverse giornate per individuare un vincitore, iniziando dalle prime assegnazioni del 3 novembre fino a quella della Pennsylvania il 7 novembre (qui la cronologia di Associated Press). Oggi le azioni legali intraprese da Trump potrebbero scombussolare tutto, ma il piano risulta di difficile riuscita visto la mancanza di prove a sostegno dei brogli da lui più volte denunciati. E’ la conclusione fornita a The Atlantic da Rick Hasen, professore di diritto presso l’Università della California-Irvine, riguardo la possibilità di un ribaltone: «Trump needs three consecutive Hail Mary passes» (il lancio della disperazione, lunghissimo e raramente fortunato, famoso nel football americano).

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